Lo spazio in cui ricevi influenza il percorso terapeutico? Sì, più di quanto immagini.

Lo studio non è solo un luogo: è parte della terapia

Ogni psicologo lo ha capito con l’esperienza: lo spazio in cui ricevi i tuoi pazienti è parte integrante del lavoro clinico.
Non solo perché deve essere confortevole e riservato, ma perché influenza la qualità della relazione, la percezione di professionalità, perfino l’alleanza terapeutica.

Il setting parla, anche quando tu non dici nulla

Una stanza ordinata, curata nei dettagli, con luci calde e poltrone distanziate trasmette contenimento, accoglienza, presenza.
Una sedia scomoda, un rumore dal corridoio, una parete troppo spoglia o una finestra senza tende... possono generare disconnessione, distrazione, ansia.

➡️ Il luogo diventa un messaggio. Anche se non lo nomini. Anche se il paziente non lo dice.

Ma cosa succede quando lo studio è un problema?

Molti professionisti — soprattutto all’inizio della carriera — si trovano a rimandare l’avvio della propria attività perché “non ho uno studio”, oppure si adattano a soluzioni temporanee:

  • studi condivisi con colleghi che cambiano spesso

  • ambienti rumorosi o non idonei

  • stanze poco accoglienti o “frettolose”

Col tempo, questi compromessi si trasformano in frustrazione.

💡 La verità? Non serve aspettare di avere lo studio perfetto. Serve scegliere uno spazio che funzioni per te e per chi accompagni.

Come scegliere lo spazio giusto per iniziare (o ricominciare)

Ecco alcune domande semplici che puoi porti per valutare il tuo prossimo studio:

  • Mi sento a mio agio nello spazio? Riesco a “stare” come terapeuta?

  • I miei pazienti percepirebbero professionalità, riservatezza, cura?

  • Lo spazio è coerente con il tipo di terapia che propongo?

  • È facilmente accessibile per chi si muove in auto o coi mezzi?

  • Posso permettermelo nel mio attuale momento professionale?

Una riflessione che resta

Scegliere uno studio non è solo una questione logistica. È un atto di cura verso il tuo lavoro, i tuoi pazienti e la tua identità professionale.

🧠 E ricorda: ogni spazio influenza il modo in cui le persone si sentono — anche in terapia.

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