Il primo colloquio nutrizionale: come creare fiducia nei primi 10 minuti

Non è solo una questione di dieta

Quando un paziente arriva da un nutrizionista, spesso non sta cercando solo un piano alimentare.
Porta con sé un bagaglio di emozioni: frustrazione, sensi di colpa, aspettative, vergogna, paure.
E quel primo incontro diventa uno spartiacque: o si crea fiducia, o si alza una barriera.

Perché i primi 10 minuti sono decisivi

Secondo diversi studi in ambito sanitario, le prime impressioni formano circa l’80% del giudizio complessivo.
Nel tuo lavoro, questo si traduce in una domanda semplice ma cruciale:
la persona davanti a me si sente al sicuro, ascoltata, accolta… o giudicata?

💡 E non dipende (solo) da cosa dici. Dipende da come fai sentire l’altro.

3 aspetti fondamentali per un primo incontro efficace

1. L’ambiente accogliente

No, non serve uno studio da rivista di design. Serve uno spazio ordinato, silenzioso, non invadente.
Luce naturale, una seduta comoda, un tavolo pulito, piccoli dettagli (un bicchiere d’acqua, un quaderno).
Lo spazio comunica molto prima delle parole.

2. Il linguaggio del corpo

Siediti con apertura, non troppo distanti ma nemmeno frontali in modo rigido.
Evita il pc acceso o il cellulare in vista. Fai domande con tono neutro, e ascolta.
👂 A volte basta un “come ti senti oggi ad essere qui?” per cambiare la postura dell’altro.

3. Obiettivi condivisi, non imposti

La persona che viene da te non ha bisogno di un giudizio, ma di una guida.
Proporre obiettivi realistici, condividere responsabilità, spiegare il perché di certe scelte alimentari…
tutto questo motiva e fidelizza, molto più di una dieta prestampata.

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